martedì 25 agosto 2015

Uomo, non ti accorgi di me!?


L’animale domestico è una stanza di passaggio fra il selvatico e il civile, qualcosa concessa in prestito o in sacrificio pur di raggiungerci. Il Bosco si allunga anche così per arrivare a toccarci. Sempre delicato, spesso timido. “Uomo, non ti accorgi di me!?” sembra dire. Questo gatto si chiama Pelo, orfano appena nato. Mia Madre la ho nutrito assieme al fratello con un mini biberon fino a ridonarlo alla terra. Ora è un’esplosione di gratitudine continua. Meravigliosi animali! Sotto al vostro manto si muovono le fronde di secolari ed il silenzio della pietra. Mentre vi accarezzo emergono le rughe calde della quercia e la fermezza del faggio. Venite da là, e ci siete ancora. Invisibile, una connessione trasporta il battito del mondo puro fin dentro al vostro sguardo. Ed è questo che vi rende superiori!  

 



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CUNEO 12 e 13 SETTEMBRE
Seminario di due giorni
nella Riserva Naturale dei Ciciu del Villar
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L'AQUILA 18 e 19 SETTEMBRE
Conferenza presso il centro MENADIEN
Seminario diurno in ambiente selvatico
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L'amore è un gesto.


domenica 9 agosto 2015

Sto giro non vi siete proprio regolati!!!


Ho finito da qualche minuto di rispondere a tutti i messaggi di auguri per il mio quarantunesimo compleanno. Sto giro non vi siete proprio regolati!!! Una valanga. Un pomeriggio intero a leggere tutti i vostri nomi, uno ad uno, e ad ognuno dedicare un pensiero di gratitudine. Ogni parola ricevuta mi ha scaldato, alcuni pensieri profondamente commosso.
Nel vivere una vita come la mia, fatta di scelte controcorrenti e dissacranti, spesso ci si sento soli. E' molto più performante dire che ti piace tutto e mantenere uno stato mediano.
Io ho sempre rifiutato il gregge, insulta la mia anima assomigliare alla massa, e la solitudine delle scelte eretiche se da una parte rafforza dall'altra ti fa soffrire un po'. Spesso ti chiedi che cazzo ci sei venuto a fare qui, dove ogni pulsione felice deve essere filtrata da un setaccio malefico ed anche respirare aria pulita deve essere una conquista.
Non ho ancora risposta, forse non c'è risposta. Non la cerco più.
Un tempo mi riempivo la bocca con parole belle quali "missione", "astronave madre", "messaggeri cosmici" e tanto altro. Mi è servito solo a sentire che non mi servivano. Ora preferisco osservare in silenzio una quercia, dire a mia madre che la amo, grattare la schiena a mio padre o a qualche felino peloso. L'invasione dei capelli bianchi porta tanta voglia di concretezza al cervello. Che siano davvero delle antenne di maturità? Chissà...
Sento però che ogni cosa liberata respira di un respiro nuovo, ed essere protagonista di questo gesto mi dona una sensazione piacevole e sottile. Invecchio, come invecchia tutto ciò che è nel tempo. Ma comincio davvero a prenderci gusto.
Grazie di questo bellissimo abbraccio collettivo. E' tutto ottimo carburante per il mio Cuore!



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