Stanotte
sei arrivato fino davanti casa. Un giro ad arco sotto alla finestra per poi
sparire. Ad un certo punto le impronte evaporano come avessi preso il volo.
Torna ancora! Torna. Sali anche le scale e fiuta forte sulla porta. Aprirò se
lo farai, e chinerò il muso verso il tuo.
L’animale
selvatico porta sempre un messaggio a chi si pone in attenzione di fronte alla
Natura. L’animale selvatico è un messaggio. Ogni creatura partorita dal bosco
raccoglie e sublima in sé un carattere preciso, un codice unico.
A
tal riguardo vi invito alla lettura del capitolo 5 “la conferma” di un testo
pubblicato lo scorso anno dal titolo “Alchimia Selvatica – Arte di Essere
Edizioni”. Ne riporto qui un breve passaggio. Luce ai vostri Cuori!
“…L’essere umano ed il selvatico sono quindi due
protagonisti con posizioni differenti ed evidenti ruoli complementari. Se
l’umano ha una naturale tendenza a trasformare e a colonizzare, il selvatico
risiede e conserva. Se l’umano distrugge per curiosità, il selvatico crea per
impulso involontario. E mentre noi col freddo apriamo l’armadio per cogliere
una maglia, lui la maglia se la fa uscire da dentro. E quando cerchiamo un
rifugio artificiale per isolarci dal mondo, lui chiede al mondo quale è il
posto che gli è stato destinato. L’essere umano è decisamente spirito, il
selvatico è anima. Ecco l’incastro.
Esiste quindi una polarità profondissima. Occorre andare
ben oltre l’approccio scientifico, occorre spostare lo sguardo in alto e di
lato. E l’animale selvatico rivela un ruolo decisivo, tagliente e preciso come
un bisturi. Una risposta ultima alla domanda eterna di chi chiede di capire.
Ineluttabilmente. L’animale selvatico ha il dono della sentenza e
dell’essenzialità. Opera nei sogni caricandosi di valenza simbolica, agita
l’inconscio, intelaia l’umana personalità con contenuti archetipi. Niente è
più centrato e presente. Niente ci accompagna con fare più silenzioso, eppure
sempre impostato sul nostro destino. Le popolazioni tribali, povere di
tecnologia ma ricchissime di spontaneità, ne hanno consapevolezza e si
rapportano frontalmente. Si pongono sullo stesso piano, sentendosi parte di uno
stesso vissuto. Al pari gli alchimisti, gli sciamani, i druidi o semplicemente
tutte quelle persone che chiedono alla loro vita di ampliare il raggio di
esistenza ed hanno capito che necessitano di un aiuto.
Un incontro è quindi l’attimo temporale nel quale avviene
un travaso che aumenta entrambi i livelli. L’animale selvatico si fa veicolo di
una sostanza speciale, ce la versa dentro seguendo un accordo segretissimo. In
noi si desta come conferma l’emozione, che qualcosa è cambiata a livello
sottile…”
Prossimi appuntamenti:
22 Febbraio, Feltre (BL)
Seminario esperienziale "Anima Animus"
7 Marzo, Porto Tolle (RO)
Seminario esperienziale "Anima Animus"
21 Marzo, Montecopiolo (PU)
Seminario con Fabrizio Cotza, "ImpresAlchemica"
28 Marzo, Riva del Garda (TN)
Seminario esperienziale "Il Bosco incantato"
all'interno del Festival "La filosofia delle fiabe"