giovedì 11 giugno 2015

Notturna



Dentro al nostro costato c’è un albero capovolto fatto di cellule animali. 
Il suo compito è quello di accogliere ossigeno e farlo passare lentamente al sangue. 
La parte destra del cervello, dalla sua quota irrazionale, invia impulsi costanti e continui 
all’organo chiamato polmone e a tutti i suoi muscoli accessori affinché l’aria entri ed esca. 
La respirazione è un atto prevalentemente involontario. 
L’ossigeno ci arriva da una struttura viva che ha la stessa forma 
e si sviluppa seguendo un identico modello frattale: la pianta. 
Pianta e uomo sono legati in termini vitali. Intimamente.

Ma la pianta vive anche senza l’uomo, l’uomo senza pianta non è neanche concepibile. 
Quello che portiamo nel costato è quindi un marchio che identifica un’appartenenza. 
L’uomo appartiene al bosco.

La notte non è un luogo privo di luce, ma un luogo titolato alla proprietà del buio. 
Tutte le matrici delle cose si danno appuntamento ed incontrandosi creano la notte. 
Il tramonto è una processione inesorabile che vede colori e forme 
uscire all’orizzonte come lo strascico di una sposa, e dal lato opposto tutto va in polvere e si annulla. 
In contemporanea un’alba lo insegue eternamente ricreando tutto. 
Tra di loro una notte ed un giorno intero. Le quattro parti del respiro del mondo.

Avere la consapevolezza di questi due aspetti è il presupposto fondamentale 
per camminare al meglio in un bosco di notte. 
L’approccio esperienziale è più introspettivo che esplorativo. 
Non è l’operatore che si immerge in un bosco, 
è il bosco che si versa nell’operatore.

Se si entra nel bosco con la luce di una torcia accesa 
si trasferisce parte del nostro mondo su tutte le cose illuminate. 
Si ha quindi una visione modulata e non pura. 
Ogni oggetto tenderà ad essere associato ad un oggetto distorto del nostro quotidiano 
e l’impostazione mentale sarà quella di chi vive per abitudine e cerca di rintracciare 
e ricrearsi gli stessi punti di riferimento. 
L’immersione diventa impossibile. 

Con la luce di una torcia un bosco notturno non lo si incontra, lo si attraversa. 

Senza luce invece sono i sensi a dare identità al buio. Naturalezza. La giusta dimensione. 
Facendo affiorare l’oscuro interiore si rende possibile il contatto. 
Il buio ha densità, all’inizio sembra di muoversi nel plasma. 
Alcuni spazi si fanno solidi, impenetrabili. 
Poi si smette di cercare con gli occhi e si attiva una percezione extrasensoriale. 
Il corpo si riposiziona ed il verbo vedere espande la sua valenza. 
Il naso vede, la pelle vede, la mente vede. 
Più restiamo fedeli al legame evolutivo che ci fa figli del bosco 
e più la connessione si fa fluida e piacevole. 
Dolcemente si ricrea uno spazio, quasi in segno di ospitalità.
(tratto da "Alchimia Selvatica - Ed. Arte di Essere)



Il 27 Giugno per gli amici del centro
e il 4 Luglio per quelli del nord,

Vi accompagno nell’esplorazione di un bosco secolare, 
dal calare del Sole alla piena notte. 

Vi accompagno a conoscere un po’ della vostra interiorità. 
La Notte ed il Bosco sono una dimensione perfetta 
per comprendere al meglio il nostro stato e la nostra identità. 
La Notte ed il Bosco sono due sostanze magiche che facilitano la nostra evoluzione spirituale. 


Nell'ordine: Pianacquadio sul Monte Carpegna (PU),
e la Foresta del Cansiglio (TV).

Momenti destinati alle attività: 
Dal tardo pomeriggio (ore 18:00) fino alla sera (ore 24:00).

Abbigliamento e materiale necessario: 
vestiario da escursione considerando che la notte nel bosco è fresca e umida, 
possibilmente scarpe da trekking, impermeabile, torcia elettrica, cibo e bevande per la cena.

Note: 
i boschi interessati si trovano a pochi chilometri di distanza dal centro abitato e si raggiungono con uno spostamento a piedi di soli 400 metri dal luogo dove verranno lasciate le autovetture. Sono previsti solo brevissimi ulteriori spostamenti a piedi finalizzati al raggiungimento delle aree più idonee per la realizzazione delle attività.

Valore dell'esperienza: euro 70

Per info e prenotazioni: info@michelegiovagnoli.it – 338 3191979


 




http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__alchimia-selvatica.php











venerdì 5 giugno 2015

Appello a tutti gli Operatori di Luce




Dobbiamo dare l’esempio!
Dobbiamo prendere una posizione!

Questo post è rivolto a tutti voi, amici miei.
Voi che come me incontrate gente
nei vostri convegni,
nelle conferenze, nei seminari.
Voi che portate una consapevolezza nuova.
Voi che siete degli Operatori di Luce.

Voi che come me vivete una missione precisa:
rendere questo mondo migliore.

Dobbiamo dare l’esempio!
Dobbiamo prendere una posizione!

Se sentite che il messaggio di Gesù è stato usurpato impropriamente dal Clero,
Se non vi riconoscete e non gradite il dominio temporale-religioso,
Se non accettate più di essere sottomessi per legge alle volontà della Chiesa,
Se non tollerate più la discriminazione di donne e gay,
Se ritenete ingiusto pagare tasse che finiscono nelle casse del Vaticano,
Se vi disturba l’insistente e violenta presenza di croci e campane,
Se amate il vostro corpo e lo volete libero di esistere,
Se chiedete una Conoscenza a disposizione di tutti,
se in definitiva sentite di vivere una quotidiana forzatura della verità,

ROMPETE UNA ABITUDINE: SBATTEZZATEVI !
Sbattezzatevi e rendete pubblica la vostra scelta!

USCITE DALLO SCURO!

In questa fase chi vuole portare verità
non può accontentarsi di portare solo parole.
Occorrono ESEMPI.
Fate dunque della vostra vita l’esempio migliore!

Diventate il vostro migliore messaggio!

Trasformate il vostro gesto da aria in fuoco.
(la loro forza è il nostro silenzio).

La rottura di quel sigillo è un atto sacro.
Il gesto col quale ci si riappropria 
di una forza sconosciuta, 
di una forma di libertà immensa.

Vi servirà questa sostanza.
I vostri passi non potranno farne a meno. 

La rottura di quel sigillo segna il termine
di un dominio che vede l'uomo 
come pecora da pascolare.

Aprite ali nuove in questo cielo!

Vi seguiranno in tanti.
Succederà qualcosa.
Qualcosa di nuovo!

Con Amore,
Michele




Prossimi appuntamenti:










 
Notturna
04 Luglio 2015
Foreste del Cansiglio (TV)









martedì 2 giugno 2015

Elogio a Valido Capodarca !



Non puoi non conoscerlo, mi disse la mia amica Silvia! Un uomo che da oltre trent'anni stana alberi secolari in tutta Italia e ne racconta la storia. Mi metto subito sulle sue tracce, non c'è tempo da perdere, lo contatto e alla fine lo abbraccio. Anzi, ci abbracciamo! Umile, solare, affettuoso. Valido mi accoglie con un cenno avvolto da un sorriso di chi ti ha riconosciuto. Quando ami le piante hai una luce unica negli occhi, si possono leggere certezze e stupori che solo il Bosco ti puo' lasciare. Passiamo un pomeriggio insieme a Villa Baruchello a raccontarci e raccontare preziose sfumature più che fatti e cronache. Il suo tesoro è proprio questo: aver raccolto il vissuto delle piante, la magia che le ha fatte arrivare a noi, diventare immense. Valido ha registrato in parole e foto il viaggio impercettibile di queste creature, le loro avventure. Un contributo preziossimo che assottiglia le distanze facendoci sentire con mano che ogni albero è prima di tutto un essere vivo. Un abitante! Con noi, immersi nel parco, Alessia, Barbara, Enrica e Fabrizio, raccolti per il seminario di Alchimia Selvatica. Qualche risata, qualche pausa. Scopro che è nato il mio stesso giorno, ed è un'emozione ancora più sottile e profonda. In fine un arrivederci come saluto. Grazie Valido! Grazie per tutto quello che fai per proteggere la Natura selvatica e di riflesso quella umana. Grazie per la tua voglia di stare tra la gente, di parlare, di gioire. E grazie per questo prezioso pomeriggio. Tra i tanti patriarchi che ho incontrato, da oggi ci sei anche tu! Con stima fraterna.



Profilo FB di Valido Capodarca
Qui potete contattarlo e richiedere i suoi testi.




Prossimi appuntamenti: