lunedì 9 febbraio 2015

La conferma




Stanotte sei arrivato fino davanti casa. Un giro ad arco sotto alla finestra per poi sparire. Ad un certo punto le impronte evaporano come avessi preso il volo. Torna ancora! Torna. Sali anche le scale e fiuta forte sulla porta. Aprirò se lo farai, e chinerò il muso verso il tuo. 
L’animale selvatico porta sempre un messaggio a chi si pone in attenzione di fronte alla Natura. L’animale selvatico è un messaggio. Ogni creatura partorita dal bosco raccoglie e sublima in sé un carattere preciso, un codice unico.
A tal riguardo vi invito alla lettura del capitolo 5 “la conferma” di un testo pubblicato lo scorso anno dal titolo “Alchimia Selvatica – Arte di Essere Edizioni”. Ne riporto qui un breve passaggio. Luce ai vostri Cuori!

“…L’essere umano ed il selvatico sono quindi due protagonisti con posizioni differenti ed evidenti ruoli complementari. Se l’umano ha una naturale tendenza a trasformare e a colonizzare, il selva­tico risiede e conserva. Se l’umano distrugge per curiosità, il selvatico crea per impulso involonta­rio. E mentre noi col freddo apriamo l’armadio per cogliere una maglia, lui la maglia se la fa uscire da dentro. E quando cerchiamo un rifugio artificiale per isolarci dal mondo, lui chiede al mondo quale è il posto che gli è stato destinato. L’essere umano è decisamente spirito, il selvatico è anima. Ecco l’incastro.
Esiste quindi una polarità profondissima. Occor­re andare ben oltre l’approccio scientifico, occor­re spostare lo sguardo in alto e di lato. E l’anima­le selvatico rivela un ruolo decisivo, tagliente e preciso come un bisturi. Una risposta ultima alla domanda eterna di chi chiede di capire. Inelut­tabilmente. L’animale selvatico ha il dono della sentenza e dell’essenzialità. Opera nei sogni ca­ricandosi di valenza simbolica, agita l’inconscio, intelaia l’umana personalità con contenuti ar­chetipi. Niente è più centrato e presente. Niente ci accompagna con fare più silenzioso, eppure sempre impostato sul nostro destino. Le popo­lazioni tribali, povere di tecnologia ma ricchissi­me di spontaneità, ne hanno consapevolezza e si rapportano frontalmente. Si pongono sullo stesso piano, sentendosi parte di uno stesso vissuto. Al pari gli alchimisti, gli sciamani, i druidi o sempli­cemente tutte quelle persone che chiedono alla loro vita di ampliare il raggio di esistenza ed han­no capito che necessitano di un aiuto.
Un incontro è quindi l’attimo temporale nel quale avviene un travaso che aumenta entrambi i livelli. L’animale selvatico si fa veicolo di una sostanza speciale, ce la versa dentro seguendo un accordo segretissimo. In noi si desta come conferma l’emozione, che qualcosa è cambiata a livello sottile…







Prossimi appuntamenti:



22 Febbraio, Feltre (BL)
Seminario esperienziale "Anima Animus"

7 Marzo, Porto Tolle (RO)
Seminario esperienziale "Anima Animus"









21 Marzo, Montecopiolo (PU)
Seminario con Fabrizio Cotza, "ImpresAlchemica"









28 Marzo, Riva del Garda (TN)
Seminario esperienziale "Il Bosco incantato"
all'interno del Festival "La filosofia delle fiabe"










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